Sciacalli by Mario Giordano

Sciacalli by Mario Giordano

autore:Mario Giordano
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2020-02-24T12:00:00+00:00


Pagate pure Asl e Istituto superiore di Sanità

L’imbarazzo, poi, tocca vertici ancora più elevati quando, sempre spulciando i cosiddetti «trasferimenti di valore» delle aziende farmaceutiche, si scopre che non ci sono solo associazioni, fondazioni, società di medici e società di pazienti, ma ci sono anche molte istituzioni pubbliche. Università, centri di ricerca, e pure Asl e ospedali. La qual cosa a prima vista non può non suonare un po’ bizzarra: l’Asl e gli ospedali, in teoria, dovrebbero essere coloro che si servono dalle case farmaceutiche, gli utilizzatori finali dei loro prodotti. Perché ricevono soldi? A che cosa sono destinati? E quei soldi non finiranno per influenzare la loro attività?

Nel dicembre 2019 il consiglio di amministrazione dell’Università Statale di Milano ha preso, seppure in sordina, una decisione rivoluzionaria: ha stabilito infatti che non si possono far pagare i medici direttamente dalle case farmaceutiche. Perché, vi domanderete, le case farmaceutiche pagano medici negli ospedali pubblici? Anche. Proprio in quel momento, infatti, come ha fatto notare la cronaca locale del «Corriere della Sera», al Policlinico si stava svolgendo un concorso per assumere un medico, che avrebbe dovuto svolgere per tre anni attività cliniche e ambulatoriali oltre che di ricerca. E il concorso era sponsorizzato dalla Bayer. La quale Bayer ne aveva finanziato uno simile, di concorso, anche all’ospedale Sacco. «Forse non è il caso» si sono detti gli amministratori della Statale. Forse avere in corsia un medico stipendiato direttamente da Big Pharma è un po’ troppo. E così hanno detto stop. La notizia, però, è rimasta doverosamente confinata nelle pagine di cronaca locale del quotidiano milanese. Meglio non far sapere troppo in giro…

E invece no. Invece bisogna far sapere. Perché la cosa impressionante è proprio questa: la quantità e la diffusione dei finanziamenti girati dalle aziende private alle istituzioni pubbliche. I colossi delle pillole, dall’alto della loro ricchezza, lanciano pacchi di denaro e questi arrivano, a pioggia, praticamente dappertutto: 25.000 euro della Merck alla Asl di Modena, 20.000 della Roche alla Asl 2 di Cuneo, 102.000 della Glaxo alla Asl Città di Torino, 25.000 di AstraZeneca alla Asl di Lanciano, Vasto e Chieti, 10.000 della Bayer alla Asl di Bari. La Asl di Chiavari ha preso 26.856 euro in tre anni da AbbVie e Pfizer, quella di Chivasso 12.000 dalla Pfizer, quella di Napoli 65.000 da AbbVie, Pfizer e Merck, quella di Viterbo 85.184 da Merck e Pfizer. Ma a che cosa servono questi soldi? Dove vanno a finire?

Ci siamo incuriositi e siamo andati a chiederlo alle medesime Asl. Molte non ci hanno risposto. Altre ci hanno risposto in modo molto preciso, come la Asl 1 di Roma: i 10.980 euro ricevuti dalla Glaxo sono stati impiegati per un «evento formativo aziendale» dal titolo «Il miglioramento dell’accesso ai servizi, la diagnosi precoce e la qualità della presa in carico della persona con broncopneumopatia cronica ostruttiva», che si è svolto in tre diverse giornate. Alcune ci hanno risposto in modo singolare, come per esempio la Asl 1 di Cuneo (11.445 euro dalla Pfizer nel



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